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Sindrome da occhio secco

La sindrome dell'occhio secco è data dallo scadimento quantitativo e qualitativo delle funzionalità della ghiandola lacrimale e di quelle accessorie e quindi della produzione del film lacrimale. Il sintomo suggestivo di questa patologia è rappresentato da una forma di costante irritazione e dolore oculare bilaterale accompagnato da sensazione di sabbia o di corpo estraneo. Se non si provvede al trattamento può esitare in una disepitelizzazione corneale che può diventare ulcera con compromissione della funzionalità visiva. 

Cosa si deve sapere sulle lacrime? 
Il film lacrimale "normale" è costituito da tre strati e le ghiandole deputate alla produzione sono qualitativamente differenti: 

strato ghiandole
lipidico g del Meibomio
acquoso g lacrimale principale ed accessorie
mucoso g. di Moll

Quali sono le cause della sindrome da occhio secco?

sindrome di Sjögren, disordine del sistema immunitario caratterizzato da infiammazione e secchezza delle fauci degli occhi e di altre mucose, dacrioadenite con riduzione importante della produzione di lacrime 

riduzione della sensibilità corneale con susseguente riduzione della produzione delle lacrime e cheratite neurotrofica 

eccessiva evaporazione delle lacrime causata ad esempio da una meibomite per infezione o infiammazione come accade ad esempio nelle tireopatie associate ad oftalmopatia con esoftalmo 

anomalie facciali con anomalie corneali associate per non perfetta chiusura palpebrale 

uso di farmaci quali antibiotici, antistaminici, diuretici antidiarroici 

condizioni di squilibrio nella produzione di ormoni come comunemente avviene con la menopausa e con la gravidanza.

Chi è affetto?

Prevalentemente le persone dalla V decade con picco massimo nella VII per fisiologico invecchiamento delle strutture ghiandolari, Ne sono affetti uomini e donne con una prevalenza femminile nei casi di gravidanze e nel periodo postmenopausale. E' noto inoltre che i portatori di lenti a contatto sono a maggior rischio di incorrere in questa sindrome. 

Segni precoci di sindrome da occhio secco:

  • occasionale sensazione di bruciore in condizioni di umidità ridotta e di elevato inquinamento
  • sensazione di corpo estraneo persistente e dolore
  • assenza della lacrimazione
  • riflessa sotto stress emozionale
  • ridotta tolleranza alle lenti a contatto
  • fotofobia, dolore intenso o riduzione visiva

E' sempre bene sottoporsi a visita oculistica alla persistenza di tali segni per prevenire danni permanenti.

E' possibile che tale sindrome si presenti periodicamente e ciclicamente?

E' possibile che la patologia subisca della riacutizzazioni stagionali legate prevalentemente a fattori ambientali sfavorevoli subentranti quali l'uso di condizionatori o l'accensione dei termosifoni in assenza di umidificatori d'aria, ma anche circadiane ad esempio nelle meibomiti e nelle blefariti i segni sono prevalenti la mattina, al risveglio. E' da sottolineare che l'occhio secco determina uno stato di "poca difesa" agli agenti irritanti e così pollini e fumi riacutizzano la patologia

Nel quadro della sindrome si può presentare un eccessiva produzione di lacrime?

Si, è una condizione data da un'alterazione prevalentemente qualitativa, infatti se gli occhi vengono sottoposti ad uno stimolo irritativo ed il film lacrimale è carente di una delle sue componenti l'occhio non viene protetto e continua così lo stimolo alla produzione lacrimale.

Come si tratta la sindrome da occhio secco?

Tale patologia viene trattata con farmaci sintomatici cioè con sostituti lacrimali che riducono la sintomatologia,ma non arrestano o fanno regredire la patologia stessa, mentre qualora la sindrome sia accompagnata da meibomiti deve essere trattata con antibiotici. Qualche forma può beneficiare dell'applicazione di piccoli "tappi" detti plugs che chiudono la via di drenaggio delle lacrima. L'applicazione di queste piccole e innocue protesi è ambulatoriale ed indolore.

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